Le condizioni in cui si trova una casa dicono molto sullo stato di trascuratezza di una persona. Difatti, quanto più lo spazio sarà accogliente e confortevole tanto più chi ci abita sarà attento ai dettagli e viceversa. Chiaro, la regola non vale sempre, ma il senso proiettato all’esterno è quello. C’è ben poco da fare. In tal caso ci soffermiamo sugli impianti idraulici, una componente fondamentale in qualsiasi edificio. Impossibile farne a meno, così come è impossibile credere che una mancata manutenzione periodica nel tempo non abbia controindicazioni. Che poi, a voler essere precisi, il discorso va ben oltre al semplice contesto di villette e appartamenti.
Difatti, fa riferimento pure agli uffici delle aziende e degli studi di liberi professionisti. A prescindere da quale sia l’esatto contesto, vigono più o meno le stesse regole. A partire da una: la qualità ha la priorità su tutto, anche sul risparmio. Il tipico errore di chi non ci capisce un “tubo” (è il caso di dirlo…) di impianti idraulici sta qui. Focalizzarsi esclusivamente sul tariffario applicato dalla ditta contattata, lasciando perdere qualsiasi altro fattore. Una visione figlia della miopia di giudizio. Perciò, se anche tu hai la tendenza a fare questo errore, è tempo di cambiare. Di prendere più lume nelle decisioni, sennò ogni volta ti ritroverai scontento del servizio ricevuto.
Il rapporto qualità-prezzo è la discriminante
Se il budget a disposizione è limitato? Come ti comporti? Già ti sentiamo porre la domanda. Vuoi sapere la risposta? Puntando sul rapporto qualità-prezzo! Qualunque compagnia, dalla più rinomata e blasonata, alla più piccola e in cerca di clienti va così giudicata. Quanto più il rapporto sarà elevato tanto più gli operatori che ci lavorano meritano fiducia. Un consiglio che ti sentiamo di darti è di fare una ricerca su internet. Ormai è una prassi consolidata quella di scambiare informazioni e pareri su prodotti e servizio di vario genere. Troverai probabilmente utile scoprire come si siano trovati i precedenti clienti di una impresa. Una prima infarinatura per capire se quest’ultima può essere in linea con le nostre esigenze e aspettative. Se abiti dalle parti di Milano consulta il sito di un idraulico della zona. Gli standard sono davvero elevati e non possiamo che consigliarla se intendi andare sul sicuro.
Quando pensi alla ristrutturazione di un bagno è essenziale prendere atto che ci sono diverse tipologie di impianti idraulici. Se credi fossero uno uguale all’altro tienilo presente. Essere correttamente informati è il punto di partenza…
In derivazione o a collettore? Le differenze e i punti di forza
Oggigiorno la tipologia più comune è l’impianto in derivazione. Esso prevede che la tubazione principale sia deviata per ciascun utente. Attraverso raccordi a tee, gli apparecchi sanitari sono collegati in serie alla rete distributiva. Non appena ce n’è il bisogno la tubazione finisce con l’interrompersi e le giunzioni avvengono anche sottotraccia. Laddove la rete sia soggetta a manutenzione è impossibile selezionare il singolo fruitore, bensì il sistema andrà completamente arrestato. Difatti, l’apertura in contemporanea di due o più servizi potrebbe potenzialmente provocare un calo nella pressione; con la conseguente riduzione del flusso d’acqua.
La seconda categoria è formata dall’impianto a collettore. Qui il “perno centrale” è una tubazione che, a partire dal collettore, arriva fino ai singoli apparecchi. Pertanto esclusivamente un tubo serve ciascun punto di erogazione. Il vantaggio è dato dalla posa di tubazioni intere, senza raccordi sottotraccia; le uniche sono ubicate nella cassetta. Eventuali perdite vengono rimosse ed è possibile intervenire in zone a vista, scongiurando opere di muratura invasive. Tramite il collettore è possibile sezionare singolarmente le utenze nel caso in cui se ne presenti la necessità. Tale meccanismo conferisce ampia libertà nella manutenzione, agevolando interventi; nonché abbattendo costi e tempi.
Impianto idraulico: tipologie di scarico
Se passiamo allo scarico, è basilare effettuare una distinzione tra due macro-classi:
- a tubo singolo, in cui le acque bianche non vengono separate dalle nere;
- a doppio tubo, che separano le acque bianche (lavandino, bidet, lavatrice, …) dalle nere (liquami, WC).
Quale dà le maggiori garanzie igieniche? Senza ombra di dubbio la seconda. Non sarà, infatti, avvertito l’odore sgradevole delle acque nere, proveniente dagli scarichi di bidet, lavandini e vasche da bagno. Normalmente lo scarico monotubo è riservato ai condomini e ai grandi palazzi edilizi; dove le cucine e i bagni degli appartamenti sono sovrapposti fra loro.