Intraprendere non è né un’operazione facile né immediata. Vedersi andare la casa a fuoco è un’esperienza di per sé traumatizzante, perciò la maggior parte delle persone resta inerte. Non sa come reagire, quali soluzioni adottare affinché l’ambiente torni vivibile. E qui ci sta una premessa: fare il passo più lungo della gamba è sbagliato, anzi è deleterio. Anche se il topic principale di questo articolo è l’imbiancatura post incendio, ci arriveremo in maniera graduale.
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Imbiancatura post incendio solo dopo una adeguata opera di pulizia
Prendiamo in considerazione le opere di pulizia. Cominciamo col dire che il compito è preferibilmente da affidare ad una ditta specializzata nel rimuovere ogni genere di tossicità, a tal proposito di potrebbe interpellare l’azienda Wall Specialist Imbianchino Milano. La fuliggine ed ogni altra forma di contaminazione hanno lasciato senz’altro traccia.
Se il fenomeno è (come speriamo che sia) di ridotte dimensioni, certe linee guida possono rivelarsi preziose. Partendo dalle cose ovvie, la fuliggine è un elemento tossico, perciò bisogna fare di tutto per evitare di inalarla. In commercio sono vendute delle mascherine speciali, appositamente adatte alle polveri sottili. Difatti, non è sufficiente usarne una qualsiasi né tanto meno ricorrere al fazzoletto (metodo che fa tanto ‘vecchia scuola’).
Prima di cominciare con la pulizia della fuliggine, è necessario indossare occhiali protettivi, i quali ostruiscono l’ingresso di polvere. In quanto all’abbigliamento, sono consigliati abiti lunghi, che coprano la testa. Infine, l’area di lavoro deve essere ben ventilata. Se si ha in mente di adoperare detergenti chimici, la mascherina dovrebbe proteggere anche da questo genere di vapori. Un modello antipolvere non funzionerà, non proteggendo dai fumi emessi da alcuni detergenti.
Il kit essenziale
Dopo aver chiarito che la sicurezza ha la priorità, indichiamo il kit essenziale per una accurata pulizia:
- acqua calda;
- cappello per proteggere la testa;
- coperte di plastica o vecchie per proteggere il pavimento;
- detergenti chimici;
- guanti;
- maschera protettiva;
- occhiali protettivi;
- scarpe chiuse;
- scopa e paletta;
- due secchi (uno per bagnare, l’altro per sciacquare) e uno straccio
- spazzola in plastica con setole morbide;
- spugne per la pulizia della fuliggine;
- stracci di cotone;
- vestiti lunghi.
Ciascuno dei suddetti materiali è facile reperirlo in commercio e permette di rimuovere le macchie nonché i residui di fuliggine. Il processo non andrebbe mai intrapreso prima di esserci procurati un abbigliamento consono. La mascherina, gli occhiali di sicurezza e i guanti devono essere indossati e devono coprire il più possibile.
Coprirsi il naso con cura e assicurarsi che gli occhiali non abbiano aperture, in cui fuliggine e polvere possano entrare. La già più volte menzionata fuliggine finisce spesso col depositarsi in rilevanti quantità sui filtri AC, meglio pertanto prestare attenzione. Gli apparecchi devono essere puliti in maniera approfondita con un disinfettante.
Imbiancatura post incendio: come eliminare l’odore di fumo
Per eliminare l’odore di fumo, un semplice deodorante per ambienti non è sufficiente. Serve qualcosa di più forte affinché le molecole propagate nell’aria svaniscano. Di gran lunga più indicato è l’aceto bianco, applicabile lungo tutte le superficie interessati. Soffitti, pareti, pavimenti e mobili possono essere rapidamente puliti con un panno immerso in aceto bianco.
Il bicarbonato di sodio, invece, assorbe in modo naturale gli odori e può essere lasciato in una ciotola in ogni stanza. Inoltre, niente impedisce di spruzzarne un po’ sui mobili e su altre superfici. Avrà un effetto maggiore se utilizzato assieme a prodotti come il carbone attivo o il diffusore dell’olio. Nella stanza dove si è verificato l’incendio è possibile lasciare delle bacinelle riempite di aceto o fondi di caffè. Infine, sono in vendita generatori di ozono, però abbastanza costosi.
Imbiancatura post incendio: sì ai specifici prodotti antimacchia
Veniamo ora al dunque, all’imbiancatura post incendio. Una nuova mano di vernice deve essere applicata su ciascuna delle superfici interessate dalla fuliggine. Prima di accingersi alla pittura è opportuno applicare sui muri un buon fissativo o aggrappante, permettendo una migliore aderenza. Ciò garantisce un risultato più uniforme e senza sfarinamenti.
Inoltre, riducendo la capacità di assorbimento della parete, si risparmia tempo e denaro poiché bastano meno mani di pittura. Per una resa ottimale si consiglia di dipingere con specifici prodotti antimacchia tipo “cementite”, a base acqua o solvente. Sotto il profilo della durata e della copertura danno sicuri benefici. Difatti, le macchie da “fumo” tendono a ricomparire se non trattate con i metodi giusti.